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sabato, settembre 23, 2006

Figure Storiche 6 (queste non sono mie)

Ho avuto l'esclusiva sulle figure di Alberto (evviva, qualcuno finge di prendermi sul serio) così posto la prima che mi ha mandato:

"Tutto cominciò quando decisero di farmi uno scherzo, ovvero dire che il 23 dicembre sarebbe dovuto venire un tecnico per aggiustare la caldaia, i proprietari di casa sarebbero stati fuori L’Aquila, Francesco doveva tornare urgente, Giuseppe aveva il biglietto del treno già fatto, e l’unico cretino che poteva (e doveva) rimanere ero io.

Lo scherzo andava avanti alla lunga, tanto quasi da convincermi che sarei stato costretto a perdere preziosi giorni di festa natalizia.
In facoltà sbroccai di brutto, quando, per l’ennesima volta, dopo un esame andato non bene (ndr che poi ho passato), ricacciarono il discorso..
A ruota libera cominciai a scaldarmi alzando la voce, e riempiendo di complimenti i presenti (”ma tu cosa cavolo hai da fare”, “chissenefrega che vivi in calabria, rimani tu”, “per me la caldaia puo’ pure esplodere”).

Figura grama quando ho scoperto che era semplicemente uno scherzo."

La seconda che posto proviene da Tako, lui non mi ha dato nessuna esclusiva (cattivooooo), però, avendolo postato nel vecchio blog, mi sento autorizzata a riportarla fedelmente qui (vero che posso Takozzo?).


"Io non mi limito ad andare più indietro di venerdì, quando ero a lavoro splendido come il sole (in realtà con le solite 4 occhiaie del venerdì), vestito col mio pantalone di velluto, camicia celeste pallido e maglia girocollo celeste/marrone/celeste/marrone.
Ero lì, nell’area break a sorseggiare il mio capp-ciocc (lega di cappuccino e cioccolato con risultati degni di Antonellina Clerici), placido e rilassato (leggi stravaccato sulla sedia), quando un momento un’incoscienza:
sussulto!
Slancio!
Controsterzo!
Controsussulto!
Controbuio!

Ora immaginate una puntata di Mila e Shiro. Avete presente Mila che deve schiacciare? Salta in aria e sta lì per ore ed ore, manco stesse dal parrucchiere.
Esatto!
Parimenti, immaginate il mio capp-ciocc che salta in aria e sta lì a volteggiare per interminabili istanti in cui io, all’urlo di “daje de tacco, daje de punta” tento, con la mastria propria del circo Takimiri, di riequilibrare la situazione.

Palla a terra e punto a noi?

non proprio.
Macchia completely brown, camicia completely brown, pantaloni leggermente brown.
English lessons by Mr Brown!
Il tutto, rigorosamente, non poteva essere altrimenti, prima di un meeting (almeno, con personaggi quotidiani).
Eh si va!"



Fine...se ne avete anche voi 4 lettrici...

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1 Comments:

  • Ne ho a bizzeffe. Una al volo: Bologna, domenica mattina.
    Ancora giovane e ingenua, decido di fare un regalino ai miei amici dell'appartamente di sotto e portare un dolce risveglio: i pan di stelle.
    Peccato che, nella foga della discesa, scivolo sulle scele ripide e continuo ad andare giù, un pò rotolando, un pò scivolando. Con addosso un piagiama da vecchia bacucca ed in mano un sacco di pan di stelle la discesa continua: rotolo fino alla porta di un pakistano che, proprio in quel momento, non ha niente altro da fare che uscire di casa.
    Che bella la sua faccia quando di domenica mattina si trova letteralmente ai suoi piedi una giovane donzella con le occhiaie che gli dicono "buongiorno, buongiorno!" , gli occhi lacrimanti dal dolore ed il sedere mezzo rotto!

    By Blogger fausticchia, at 9/26/2006 7:19 PM  

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