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martedì, ottobre 31, 2006

Il fondo è sempre più fondo


L'immagine dovrebbe dire tutto.
Ancora niente Barbie metalmeccanica, ma almeno Barbie cittadina modello si.

Analizziamo le particolarità di questo prodotto Mattel.

I tempi ormai sono cambiati e il rosa è decisamente out, lo sostituiscono il violetto e l'azzurrino. I pantaloni con cinturone sono carini, scarpe da tennis finalmente realistiche, insomma essere vestiti come Barbie adesso non è più così umiliante (anche se la magliettina glicine fa tanto tanto piagiamino).

Passiamo al "cane", o per meglio dire quel Coso Deforme. Il Coso Deforme è davvero brutto, ti fa venire voglia di comprare un gatto.

Le funzionalità. Il CD ha fame e la nostra B gli da quelle robine marroni decisamente equivoche...è cibo? é qualcosa di meno allettante? Lo scopriamo di li a poco quando, portato CD al parco, spingendogli la coda le robine marroni escono dal suo corpo...dal fondoschiena. Si può quindi affermare che quel cane mangia la cacca (lo fanno molti cani).
L'oggetto è li, marrone e indeciso se essere cibo o cacca, ma B è una cittadina modello e quindi prende il suo aspiracacca ed elimina il gioioso segno d'amore prodotto da CD.

Si potrebbe giocare all'infinito, ma resta il fatto che B è consapevole di far mangiare M (merda) al suo CD.

Non era meglio Barbie addetta alla catena di montaggio?


La vostra inviata nel Paese del Peggio del Peggio Alice

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lunedì, ottobre 30, 2006

Per chi non lo conoscesse...e sia chiaro che non mangio pasta Barilla.

...il gattino Barilla.

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Colloquiando

Il primo colloquio della mia vita è finito, ed io sono stremata.
Diciamola tutta: non me lo aspettavo così. Si, si, è vero che per noi piccoli designer le cose sono differenti rispetto al resto del mondo, ma io immaginavo una cosa diversa: è stato molto meno formale del previsto, evviva.

Evito la telecronaca dettagliata (che farò in privato a chi la richiede) e passo solo ai momenti salienti.

Si rompe il ghiaccio poi arrivano le cose serie (ora ero meno spaventata...meno gattino Barilla), si parla del lavoro, quello che fanno, quello che so fare. Ottavia parla lentamente, Ottavia non ti mangiare le parole, Ottavia evita le sct, le nd e le costruzioni un po' fantasiose...Ottavia proprietà di linguaggio...se c'è una parola adatta USALA!

Continuiamo a parlare del lavoro, di come loro lavorano, dei tempi ristrettissimi, della mole abnorme di progetti da consegnare. Ottavia segui, fai la faccia interessata, non intervenire, ora intervieni, domanda intelligente, su su ce la puoi fare...per i neuroni di Ottavia ipip urrà!

Aspetto economico. Ottavia non sbarrare gli occhi, non fare gli occhietti a forma di euro...su su contegno.

Visitiamo l'ufficio, sguardi ostili? No, solo sguardi impegnati. Ottavia non essere troppo felice, no no, devi essere seria e professionale, non è un parco giochi.

L'Art Director mi spiega un po' di cose mi accompagna all'uscita (Ottavia-Pozzetto oggi ha sbagliato strada tre volte!). Ottavia fai capire che sei interessatissima, ma non esagerare.

"Ti faremo contattare e ci dirai che hai deciso".




Fine.




Sta cosa è positiva vero? O è un modo gentilissimo per dire ad una ragazza-gattino-Barilla "Le faremo sapere"?

Ora aspetto, la mia risposta credo che tutto il web già la conosca...essù...prendetemi!!!!

Baci baci dalla vostra Alice nel Paese dei Colloqui.

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domenica, ottobre 29, 2006

Voglio un Saluki

Questo credo sia l'unico cane che vada bene per me.

Si sa, sono persona da gatto, e neppure da gatto qualunque, non sopporto troppo le bestiole che vogliono miliardi di coccole (stessa cosa vale per gli esseri umani) etc etc.

Sono per l'indipendenza, per l'amore non spiattellato ai 4 venti, in questa ottica il Saluki è perfetto! E poi...ma quanto è bello??
Obiettivamente è stupendo, il più bel cane della famiglia dei levrieri, non uno scheletrino come quelli europei ma neppure un capellone come il levriero afgano.

L'unica pecca è che non c'è molta somiglianza fisica tra di noi, iniziando dalla magrezza scheletrica per finire con l'eleganza...ma non fa niente, potrei sempre imparare.

Allora, chi me lo regala? Su su, per i miei 23 anni...un fagottino d'amore e indipendenza, possibilmente maschio così lo chiamo Silias...essù...
Potrei anche decidermi a fare esercizio fisico per amore suo (e chi mi conosce sa che sudare è una delle cose che odio maggiormente).

In alternativa, se proprio non c'è verso di convincere un'anima pia a compiere il generoso gesto, mi andrebbe bene anche un gatto. Sia chiaro un gatto Norvegese delle Foreste. Bianco sarebbe l'ideale, ma mi accontento di quello che si trova, magari femmina così la chiamo Marla. Che bello!

Tanto lo so che alla fine non mi toccherà neppure un tristissimo pesce rosso di plastica...e rimarrò tutta triste e senza animali (Laura non vale come animale domestico).

Ora che il mio delirio pseudo-animalista è finito, torno al mio lavoretto pro "futuro migliore". Però...magari...



Miagolo tanti saluti.

Ottavia (e non ditemi più che sembro un gattino se poi non me lo regalate).

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sabato, ottobre 28, 2006

Il favoloso mondo dei profumi

Quando esco di casa senza profumo mi sembra manchi qualcosa, un po' come quando dimentico l'orologio (sarà capitato tre volte in 4 anni). Quindi non c'è da stupirsi se, dopo essermi accorta che la boccetta di ...Oh! era finita, ho sentito quasi la necessità fisica di ricomprarlo.

Arrivata in profumeria prendo una decisione storica: cambio profumo. Sembra una cavolata ma è una decisione difficile e sofferta...i profumi non sono tutti uguali, non a tutte stanno bene gli stessi (sembra la banalità del secolo ma è così).
Il caso ha voluto che mi capitasse una commessa che potrebbe essere definita l'Antiottavia. Sorvolando trucco e capello platino passiamo subito al gusto in campo profumi...allucinante. Ora Commessa se ti dico che solitamente porto un profumo leggero e non dolce, perchè mi devi far sentire tutti profumi che sembrano BigBabol????
Chiaramente avevo anche mal di testa e sentire quelle robe di certo non mi aiutava nella difficile scelta.

Ero sola, come un eroe di un poema epico di fronte ad infinite scelte...stavo per soccombere, quando ho deciso di comprarne uno, nella versione leggera, sia chiaro LEGGERA, identica scatola ma con il liquido all'interno violetto e non giallino, l'ho anche fatto vedere alla Commessa. "Voglio questo!"

Contenta torno a casa apro il pacchetto super sigillato e che trovo? Quello giallo...

Parte il super sondaggio la cui domanda era "Me lo cambieranno?". Vinceva il no 1000 a 1 (1 ero io speranzosa). La faccio breve, me l'hanno cambiato...ma lo sguardo della Commessa era pieno di odio, avevo distrutto il suo piano per inglobarmi nel favoloso mondo delle portatrici di BigBabol...non mi avrete mai!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Il pane è venuto buono ma ho un dente del giudizio che fa male.

Ottavia tutta profumosa di nuovo

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venerdì, ottobre 27, 2006

Prodezze culinarie


Sono forse 4 settimane che la mia dieta ne è sprovvista, ne ho dimenticato il sapore... insomma niente pane...ma oggi, heeheheh, mi sono messa d'impegno in cucina e ho impastato tanto tanto pane. Adesso silenzio perchè sta lievitando e se c'è casino mi si smonta tutto. Chiuse anche le finestre, il freddo neppure gli fa bene, deve essere coccolato come un pargolo...oooo che tenerezza che mi fa!

Domani mattina, sul presto, finirà in forno e poi pane fresco, fragrante, che profumerà tutta casa!
Evviva!!

Non paga della mia prima prodezza ho pensato non fosse cortese fare del pane e non fare un dolcetto...insomma ogni tanto ci vuole, e quindi ho preparato un bel ciambellone all'arancia!
Domani mattina, mentre il pane cuoce con tanto amore nel forno, farò una stupenda colazione.

Che c'è di strano se tutto ciò che mi rende tanto contenta? Non lo so...sono contenta e basta.
Sono sempre contenta quando faccio qualcosa con le mie mani. Prossima volta faccio le tagliatelle o magari una bella chitarrina con le polpettine!!!

Vado a vedere le Invasioni Barbariche (solo La7 si salva questa stagione...).

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Gianna e le cose da non dire

Questa settimana ho imparato molte cose.

In primo luogo che non si può pensare di aver ragione su un ubriaco...no, decisamente non si può.

Seconda cosa ho imparato che sul bagnato si scivola e ci si fa anche male. Certo, come gli affezionatissimi del blog già sanno, per me non è cosa nuova cadere, ma questa volta non so proprio come ho fatto. Un secondo ero su ed un secondo dopo "Sto bene, ma mi aiuti a rialzarmi?"

In terza posizione troviamo la riscoperta dell'amica insonnia...l'orario di questo post varrà più di tutte le mie parole.

Che altro??? A si, ho rovesciato, con precisione certosina, un bel bicchiere di spumante nella scollatura della mia amica...neppure di questo mio gesto so raccontarvi la storia. Un secondo il bicchiere era tra le mie mani fermo, fiero ed immobile ed un secondo dopo era tristemente vuoto. Scusa Elena (per ulteriori info guardare CasaCrusco).

Ho un colloquio lunedì...parto dal fatto che sarà dura, è il primo colloquio della mia vita, non so come ci si comporta ed ho terrore dell'omino-colloquio. In ogni caso pensavo di fare una lista delle cose da non dire:
1- "Ho una vasta collezione di piccioni morti fotografati" (sia chiaro che non li uccido io, li trovo già spappolati)
2- "Sfoglio spesso riviste di moda mentre faccio la cacca"
3- "Ho visto Melissa P. al cinema" (Un film dove tutti dicevano la loro, specialmente gli spettatori)

Apro quindi una sorta di sondaggio (Fausta e Livia preparatevi), ditemi le tre frasi che non direste mai ad un colloquio.

Aspettando le vostre numerose risposte (capito Fa? capito Li?) passo all'ultimo aromento della serata: Gianna.
Durante la festa di laurea di Fabio (bravo Ing! So che non leggerai mai AM -AzzurroMucca- ma auguri lo stesso) ho conosciuto Gianna la Bambola Gonfiabile, simpatica, ma soprattutto disponibile.


Notte

Alice nel Paese dei Colloqui

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sabato, ottobre 21, 2006

Fuoco e Fiamme

Fuoco e Fiamme erano molto amici, si divertivano tantissimo con atti di vandalismo piccoli e grandi.
Ogni volta che vedevano un cassonetto dell'immondizia era una grande festa: prima si avvicinava Fuoco con fare circospetto "Bene, non ci sono idranti in circolazione", faceva segno a Fiamme ed iniziava i festeggiamenti.

Si volevano molto bene, erano inseparabili, benchè i loro caratteri fossero così differenti, Fuoco era il più timoroso, il più costante, il più prudente mentre Fiamme era una grande burlona, molto estroversa ed assolutamente incosciente.

Condividevano da anni lo stesso appartamento. Adoravano i mobili in legno, che però dovevano continuamente sostituire. I loro più cari amici, nonchè vicini di casa, erano la famiglia Cerini e la Sig.ra Benzina.

Non sempre il vicinato era tranquillo spesso capitava che i piccoli Cerini si avvicinassero troppo alla casa di Fuoco e Fiamme e che in breve sparissero senza lasciare tracce, iniziava così la ricerca che non portava ad altro che ad uno "Scusate...lo volevo accarezzare" di Fiamma. Tutto però finiva sempre con grandi sorrisi (i piccoli Cerini sono dei grandi rompiballe).

La Sig.ra Benzina era stata abbandonata dal marito, quello sciagurato del Sig. Diesel, anni prima. Una mattina trovò un biglietto "Addio, amo la Verde SP, il mio futuro è con lei, che senso ha restare?".
"Quella puttanella" pensò la Sig.ra Benzina "se quel tonto di Diesel sapesse che ormai va con tutti..."
Da quella mattina viveva nella grande casa tutta sola aspettando la fine e giocando a briscola con Fuoco, Fiamma e la Sig.ra Cerino (molte volte sostituita dal morto a causa delle continue gravidanze).

Un giorno d'estate uno straniero entrò in quello strano quartiere. Bussò alla porta della Sig.ra Benzina per chiedere informazioni, si era perso. Lei aprì la porta, sorrise...assomigliava al suo Diesel e lo abbracciò. Era invece un semplice uomo che andò via tutto infastidito.
Per strada incontrò il piccolo Cerino tutto triste e gli chiese "Perchè sei triste piccolino?"
"Il mio zolfanello è finito nel giardino della signora Fiamma e la mamma mi ha detto che non posso andare a prenderlo!"
"Non temere te lo prendo io"

Lo straniero scavalcò il recinto prese lo zolfanello, stava per tornare indietro quando Fiamma lo scambiò per Diesel e lo abbracciò.

Epilogo
Lo straniero prese fuoco e morì tra atroci sofferenze

Morale della favola: oggi porto le fiamme, e vorrei uccidere.


baci dalla vostra Alice nel paese del Fuoco e delle Fiamme

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venerdì, ottobre 20, 2006

Il giorno in cui ho imparato...

Oggi ho imparato dove si trova il Paese delle Meraviglie. Il tutto è successo istantaneamente, come accadono queste cose, ed ora so che fare.

Non c'è molto da capire. Una volta una persona mi ha detto che se la realtà non ti piace te la puoi creare tu...questa affermazione non mi trova del tutto d'accordo ma è la base da cui è partito il mio pensiero. L'altro elemento che mi ha fatto elaborare la nuova teoria è questo: l'adirarsi...insomma è solo una grande perdita di tempo.
Ecco quindi la mia teoria: prendiamo la persona X che mi fa adirare, io non ci faccio caso e vedo nella maggor parte ciò che di positivo tutto ciò comporta. No! Non sto diventando come Candy Candy, ho solo deciso di non permettere più a nessuno di rendermi triste (e 'sta frase mi piace).

Niente tristezza, se proprio devo una sana depressione, ma di quella creativa (esiste, ho un fumetto che lo dimostra).

Bene, ora basta, ho un invito ad un ristorante da creare...Photoshop ed Illustrator tremate, sto arrivando.


La vostra piccola Alice

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giovedì, ottobre 19, 2006

Su di noi nemmeno una nuvola

Su di noi nemmeno una nuvola...il cavolo!

Piove a Milano e piove a Lugano...cosa vuol dire questo?
Oltre al fatto che il mondo fuori dalla mia finestra (ovvero il cavalcavia) è diventato più grigio del solito, il mio umore tende ad intonarsi con il paesaggio.
Grigio il ponte, grigia Ottavia, grigie Bowie e Prince.

Neppure una sana dose di zuccheri, che solitamente mi renderebbe gioiosa ed ilare, oggi può nulla. Mi sento una ameba, ma non un ameba normale...no! Una ameba grigia, e non si tratta di grigio cromatico.

Ora sto amebando davanti al computer, non ho neppure la forza di asciugarmi i capelli. Sono una piccola Moira Orfei triste davanti al computer senza ciglia finte. Vicino a me le carcasse di Danette Créme Caramel che ho divorato senza pietà, lampade accese e lampadine fulminate (3 su 7...che vergogna, è buio), disordine imperante.

Che quadro deprimente...mia nonna in confronto è più vitale...va be che i miei nonni sono tra le personi più giovani che conosco (l'età anagrafica non conta)...che vergogna.

Che altro dire? Ho un nuovo biglietto da inserire nel mio quadro dei biglietti, ma credo dovrò far sloggiare il cane triste, va bene susu!!!!

Regalatemi un gatto...sento che è la sola soluzione.


Fine

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Noi DDUCC (donne di una certa cultura)2

Questa sera è stata davvero dura.
Il secondo atto era mortale.

Sono stata di nuovo alla Scala. Ascanio inAlba questa sera.

Trama:
Ascanio è ormai giovincello e vuole sposare Silvia la ninfa che gli è promessa. Sua madre (di Ascanio) Venere fa tutto un casino: manda Eros a sedurre la ragazza mascherato da Ascanio.
La ragazza si innamora e, quando le dicono che deve sposare Ascanio ci rimane un po' male.
Ad un certo punto, un personaggio che pensavo fosse uomo mostra le tette, ma non so perchè lo abbia fatto.
Lieto fine.

Belle scenografie, ad un certo punto la cantante che impersonava Venere è scesa tra il pubblico...me la sono ritrovata dietro!!!! Paura!

Ho visitato anche tutto il teatro con le maschere (heheeheheh ne conosco una...grazie Laura)...il teatro è bellissimo! C'è un palco con il camino...meraviglioso!

Ora che altro dire?
A si, che il secondo atto è stato duro, facevo quasi i canestri, gli occhi non volevano stare aperti. Era come quando vedo i film su rai tre alle 3 di notte, volevo essere sveglia ma dentro di me una vocina diceva "Ottavia, chiudi gli occhi...vedrai che poi starai meglio...avanti fallo, è la cosa giusta"...lottavo lottavo...poi il mio amico Riccardo mi ha fatto notare che non ero l'unica a lottare. Così mi sono guardata attorno...una strage...in pochi erano sopravvissuti, tutti a far canestri.

Che ridere!

Ora vado a dormire che sto di nuovo facendo canestri.

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mercoledì, ottobre 18, 2006

Noi DDUCC (donne di una certa cultura)

Noi "donne di una certa cultura" non possiamo rifiutare un invito a teatro. Se poi è la Scala, ancor meno. Se poi c'è Mozart (che notoriamente mi fa ridere un sacco), ancora di meno di meno.
Questa sera teatro.

Noi "donne di una certa cultuta" dovremmo sempre avere un tubino nero per queste occasioni (andare alla Scala è come andare ad un matrimonio...ci si deve rivestire), peccato che ultimamente mi sia inquartata e lo spettacolo che avrei offerto con addosso il mio vestito era davvero pietoso. Come ogni DDUCC che si ripetti avevo l'alternativa. Pronta, si parte.

L'entrata alla Scala mi ha colpita, abituata al teatro di Atri, per me era strano essere li, ma lo stupore più grande è stato entrare in sala...che meraviglia! Mi sembrava di essere in un film sull'800...

Ci sediamo ed inizia lo spettacolo: il Don Giovanni.
Prima scena Don Giovanni cerca di "circuire" una ragazza (in realtà se la tromba), poi ammazza il padre...insomma la trama è questa:

Don Giovanni cerca di infilare il suo pene in tutto ciò che respira e per questo ha dei problemi.

Nello specifico:
Ammazza il padre di quella della prima scena, il ragazzo di lei le giura vendetta.
Masetto (un contadino) viene fatto cornuto dalla moglie il giorno delle nozze (indovinate con chi?) e cerca vendetta.
Una bionda viene tradita da Don Giovanni e cerca vendetta.
Indovinate chi viene preso a mazzate?
Esatto, il servo, il povero Leporello!

La fine non mi è piaciuta, ma secondo me era ironica (il tutto sembra che sia un incitamento al sesso libero!!), chiaramente non ve la racconto.

Per una trama più completa ecco la Wikipedia

A metà del primo atto mi rendo conto di essermi messa la gonna al contrario! Corsa in bagno e sistemazione, poi giretto turistico per il teatro. Intanto incontro una ragazza che lavora li e che fa la mia stessa università e mi propone di prendere i suoi biglietti per le prove generali del giorno dopo, visto che a lei non interessa il genere...stupore e meraviglia...il brutto è che non mi ricordo il neppure il suo nome...che figura di merda!

Scenografie bellissime: tre grandi parallelepipedi neri che si muovevano (tipo 2001 Odissea nello Spazio) e luci bluastre, davano l'idea di qualunque cosa! I costumi poi...una meraviglia!

Sui cantanti non posso dire molto, non me ne intendo.

Dopo il teatro ricerca di cibo, avevamo un fame nera!

Ora sono a casetta stanca e contenta.


Voglio andare a vedere il balletto!!!!!!!!!!

(Il titolo era ironico)

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lunedì, ottobre 16, 2006

Brava donnina di casa

Oggi ho fatto la brava donnina di casa, ho pulito stirato e poi mi sono dedicata all'attento restauro post influenza...una giornata del cavolo.

Voglio uscire di casaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

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sabato, ottobre 14, 2006

Le ultime dalla stanza sotto il ponte

Qualcuno di voi sa che vivo sotto un ponte...non sotto sotto, di lato, e non sotto un ponte ponte, un cavalcavia.
Camera grande, poco luminosa ma con il parquet, d'inverno calda e d'estate fresca.

Bene, da quando sono tornata da Amsterdam la stanza è molto più bella e piena di vita: sono arrivati Bowie e Prince, le mie piantine grasse (no, non sono allucinogene, e se qualcuno le tocca lo uccido).
Sono bellissime, simpatiche e silenziose, molto silenziose.

Lo scorso anno riportai Heren, ma l'ho fatta affogare. La vedevo triste e le davo dell'acqua...ora so che le piante grasse tristi non vogliono l'acqua.
In primavera le metto nel vaso AzzurroMucca da me dipinto e posto le foto.

Evviva.

E' ufficiale: sto impazzendo.

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Stupita come...una cagata di piccione

La notizia è di qualche giorno fa.
In realtà Fausta me lo aveva già detto, ma io ero troppo presa da Tonio Cartonio resuscitato per prestare attenzione alle sue parole. Ora ne sono sconvolta, anzi stupita...come una cagata di piccione quando non cade in testa ad un passante "Possibilie?"

La notizia è questa: i Take That stanno tornando insieme...e ne ho le prove .

Sapete cosa vuol dire questo?
Ho passato parte della mia vita a cercare di dimenticare il fatto che per un compleanno avevo chiesto come regalo una loro cassetta, ed ora ritornano e mi costringono a ripensare a quel periodo.
Quando credevo che avrei potuto imparare a ballare, a cantare e che Barbie era buona.
Brrrrr rabbrividisco...intanto in tv c'è Maria De Filippi...brrrrrr, orrore. Zapping salvami tu!



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venerdì, ottobre 13, 2006

Vivo, morto o x?

La notizia uscì come una saetta dal Fantabosco, tutte le creature rimasero sconvolte, è possibile che strega Varana avesse cambiato fornitore?
Che fosse tagliata male?
Eppure Principessa Odessa non aveva avuto problemi...
Forse era stata colpa del Valium datogli da Milo Cotogno (che voleva segretamente farlo fuori per prendere il suo posto)?
Forse la causa erano le bottiglie di Cuoco Basilio...o era Principe Giglio (che assomiglia un sacco a Lapo...poi il candido giglio...insomma qui lo sgamo è facile)?

Quando lo vennero a sapere i Teletubbies, Dodò, dall'albero Azzurro, aveva già mandato un telegramma (non aveva voglia di andare di persona). Essi, quindi, si sentirono costretti a prendere parte al corteo personalmente. Chiaramente sbagliarono (erano passati prima da strega Varana anche loro) e finirono al cimitero dove un corteo nero stava portando la formicuzza morta per il gran dolore dopo aver saputo che il grillo aveva sbattuto la testa cadendo dalle scale (non so se si usa anche nel resto dell'Italia, ma l'Abruzzo è pieno di queste allegre filastrocche).

Solo l'Ape Maya arrivò in tempo affranta e avvinazzata (era pur sempre un ape alcolista), ma quello che trovò di fronte ai suoi occhi la stupì: nulla. "Dov'è la salma?"
Non c'era! Semplicemente nessun funerale!

Quindi cosa era accaduto??? Nessuno al Fantabosco ne aveva idea.

Passarono le stagioni, arrivò l'autunno e con esso i nuovi programmi Rai. L'Ape Maya svolazzava (sempre brilla) su Rai Tre quando lo vide...Tonio Cartonio.
Si fermò di colpo, lo guardò negli occhi e disse "Vivo, morto o x?"
"X, grazie"

Morale della favola:
Danilo Bertazzi (al secolo Tonio Cartonio) è vivo e conduce un programma su Rai Tre, non si fa la barba e non indossa bretelle ridicole, ma fa lo stesso ridere.

E basta dire che è morto! Fantabosco insorgi!


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Che explorer sia maledetto

Ma perchè explorer smostra il mio blog?

Dai ieri la dimensione delle cose nella sidebar è cambiata: cosa avete fatto al mio blog???

Lo rivoglio come prima!!!!!


Oppure tutti con Fire Fox che è anche meglio


Con sdegno Ottavia

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giovedì, ottobre 12, 2006

Il vero problema ad Amsterdam



Ora lo sapete tutti: sono una finta liscia

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Foto, sogni e mal di gola

Ho mal di gola, questa notte ho sognato Goya.

Partiamo dal sogno. La Terra stava per essere distrutta e i terrestri erano stati deportati per poi essere uccisi in massa. Io ed altri 5 ragazzi ci salviamo e ci nascondiamo in case strettissime e piene di cunicoli. Arrivano i tipi cattivi ci cercano e non ci trovano.

Fine prima parte, nella seconda parte del sogno qualcuno mi ha salvata. Un circo.
Intanto uccido una ragazza strangolandola con delle murene (era cattiva e voleva uccidermi).
Vado tra i miei amici clown (amici clown?????) e mi dicono che dovevo partecipare assolutamente allo spettacolo sulla nave perchè mancava la rana ed avrebbe assistito Goya.

Insomma mi vestono da rana, iniziamo lo spettacolo ed arriva Goya che inizia ad imprecare contro lo spettacolo ed i clown, allora io lo guardo malissimo e lui mi dice "Vediamo cos'ha da dire questa ragazza che mi guarda così male"
Io allora inizio una lunga discussione sul rapporto tra istante e felicità e nipoti.
Sul più bello un clown dice "Sono le sette meno un quarto, dobbiamo gettare i palloncini in mare".
Fine del sogno.

Mi sveglio e sento carta vetrata in gola...che dolore! Ancora adesso sto malissimo...
Mangiare stasera sarà una tortura...anche respirare è una tortura (mi sento come il rospetto vomitoso di Bart).
Domani vado in farmacia e mi dopo con una sana dose di antibiotici.

Per quel che riguarda le foto...be ne abbiamo di meno, ma che importa?
Quello che è stato vissuto è più importante e bello!

ciao ciao

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Bici superpiù




Non serviva neppure questo video per dimostrare la superiorità delle bici olandesi.
Avendole provate posso confermare che sono superiori alle nostre. Non so perchè, ma lo sono, forse vanno più veloci o forse sono animate di vita propria...non lo so davvero.

In ogni caso ad Amsterdam fate attenzione alle bici, non si fermano mai (e quando la guidi capisci perchè).


Notte notte

Vado a leggere il mio libro su Satana

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mercoledì, ottobre 11, 2006

Amsterdam

Raccontare tutto quello che abbiamo fatto in 4 giorni ad Amsterdam è davvero difficile.
Non ci siamo mai mai mai fermate.

Schematizziamo: a piedi abbiamo visto tutta la città, i bici anche e in treno siamo andate ad Harleem dove siamo salite su un mulino a vento.

Giornata tipica: Fausta si svegliava per prima, verso le 8:30, e faceva la doccia (avevamo un solo paio di ciabatte), poi toccava a me. Colazione e via per la città. Fino alle 16:30 si camminava, poi si entrava in un coffieshop. Verso le 20:00 cercavamo la strada per i noodles, e puntualmente ci perdevamo. La causa ero io che, dopo il te pomeridiano, perdevo l'orientamento e diventavo una gallina lobotomizzata!
Arrivavamo li dopo 50 minuti (chi è stato ad Amsterdam sa che in 50 minuti si può arrivare ovunque) con una fame nera, quasi strisciando perchè non avevamo più energia in corpo.

Un pomeriggio, dopo aver visitato il museo di Van Gogh (che io avevo già visto), dico a Fausta: "Vogliamo fare una pazzia? Andiamo ad Harleem?"
"Andiamo!"
E ci siamo ritrovate su un mulino a vento.

Che altro dire? A si, il Jolly Jocker, il coffie che preferisco, il cui commesso merita davvero la sosta!!!!

Ora torno a fare lavatrici.

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Per andare ad Amsterdam serve:


  1. Pantaloni (2)
  2. Magliette (2)
  3. Magliette a maniche lunghe (2)
  4. Reggiseno (1)
  5. Slip (più sono e meglio è...non si sa mai)
  6. Felpa (1 calda calda con cappuccio)
  7. Maglietta della salute (per lu frodd nir)
  8. Impermeabile (sicuramente pioverà, anche ad agosto)
  9. Asciugamano
  10. Spazzolino e dentifricio
  11. Bagnoschiuma
  12. Trucco (per non essere scambiata per una 16enne o un mostro)
  13. Occhiali da vista
  14. Occhiali da sole (rigorosamente da diva)
  15. Lenti a contatto & Co.
  16. Pigiama
  17. Converse (che con la pioggia vanno a nozze, lo dimostra il buco che hanno ora)
  18. Documento di identità (per entrare in certi locali e per il check in)
  19. Calzini (più sono e meglio è)
  20. Macchina fotografica
  21. Gomme da masticare (per evitare di uccidere gli olandesi con la fiatella)
  22. Cioccolata
  23. Sigarette
  24. Cartine
  25. Accendino
  26. Macchinetta digitale (per immortalare gli avvenimenti storici)
  27. Soldi
  28. Spazzola per capelli (che non ho messo tra le immagini)
  29. Guida di Amsterdam

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martedì, ottobre 10, 2006

Sono tornata


Sono tornata da Amsterdam, anzi, siamo tornate, Fausta (vedi equilibrium) ed io...

Questa sera lascio un breve appunto sulla vita olandese:

si magn'
si bov'
e si saje su'li mulin a vent'
Ecco, ora dormo.

Domani scriverò...forse.

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giovedì, ottobre 05, 2006

Ho tutto in testa???

Come sempre anche questa notte, prima di addormentarmi, ho passato un po' di tempo a farmi domande esistenziali. Chiaramente nessuna risposta era soddisfacente.
Stavo ormai per chiudere gli occhi, la trappola del dormiveglia mi aveva incastrata, quando ho avuto una rivelazione (in qusto periodo ne ho molte). Una frase si è insinuata tra le mie supposizioni e, piano piano, le ha messe tutte in ombra: è tutto nella mia testa!
Le 35679000 paranoie che mi faccio ogni giorno sono tutte nella mia testa. Tutti i casini che credo di avere con delle persone sono solo immaginazione.
E' la mia testa che partorisce tutte queste idee assurde.

La cosa che più mi fa rabbia è che, per quanto razionalmente sono convinta di tutto ciò, continuerò comunque a sentirmi una perseguitata dalla sorte, e la mia illuminazione non sarà altro che una luce passeggera...un lampo.

Non pensate che sia matta...magari un po' si, ma la verità è che ci godo troppo a sentirmi perseguitata, forse è una sorta di autolesionismo emotivo...mmm...anche questa è una cosa a cui pensavo sempre ieri, mentre ero sulla 90 (autobus ipermegaaffollato di Milano), l'autolesionismo. Sono giunta alla conclusione che di tutte le persone che conosco forse solo due o tre non si flagellano volontariamente, sia chiaro che ho considerato non solo atti fisici ma soprattutto quelli mentali. Ammiro molto queste persone (quelle che evitano di farsi del male) ma non ne saprei far parte.

Ora vado a prepararmi...domani si parte per Amsterdam!!!!!!!!

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mercoledì, ottobre 04, 2006

Sempre più music



Mi è piaciuto e lo posto...del resto avevo già detto che i Marlene Kuntz mi piacciono, no?

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martedì, ottobre 03, 2006

Milano merda e altre storie

La prima delle storie che oggi voglio narrarvi racconta di una ragazza molto coraggiosa.
Aveva "lunghi" capelli castani un faccino serio e un po' di culone, era buona e cattiva, gentile e stronza.
Quella mattina, mentre stava portando le ciambelle alla nonna saltellando con il suo mantellino rosso, si imbattè in una strana costruzione: un palazzo di marzapane su cui troneggiava la scritta "Wella Studio".
La ragazzina, che chiameremo AzzurraNeve, si avvicinò, scrutò e alla fine decise di entrare...a nulla servirono gli avvertimenti della mamma "Non ti far tagliare i capelli".

Nel grande palazzo di marzapane tutto era tranquillo e silenzioso; ad un tratto le si avvicinò un folletto che le disse "Vieni, è da questa parte".
AzzurraNeve seguì senza esitare il folletto, del resto era ormai troppo tardi per tornare indietro, ad ogni passo l'uscita diventava sempre più piccola e lontana. Alla fine di un lungo corridoio illuminato da 1000 candele entrò in una stanza piena di altre giovinette (se scrivevo vergini ci stava meglio, ma questa è una favola mica fantascienza!) da sacrificare; il terrore iniziava ad impadronirsi di lei.

Dopo ore passate a porsi mille domande alle quali non sapeva dare risposta ("Che mangio stasera?") entrarono nella stanza i tre moschettieri + D'Artagnan + Costance (o forse Milady...chi potrà mai dirlo?) e iniziarono a scrutare le giovani.
AzzurraNeve tremava quando
Costance (o forse Milady...chi potrà mai dirlo?) puntò il suo dito adunco verso di lei e disse, rivolgendosi ad un moschettiere, "Egidio, guarda lei con la maglia rossa".
"Mmmmm, va bene. Ti faccio la frangia e i capelli blu, va bene?" AzzurraNeve capì che ormai era arrivata la sua ora, deglutì e disse con un filo di voce "Si".

Dov'era il principe azzurro? Perchè nessuno la salvava? Dov'era? Chi era? Dove stava andando? Dio c'è? AzzurraNeve non si poneva nessuna di queste domande, aveva semplicemente fame.

Fu vestita con il camice bianco liturgico e portata sull'altare sacrificale, sarebbe stata la prima. In basso poteva vedere fameliche creature vestite malissimo ma ultra griffate che le lanciavano maledizioni con i loro flash. Iniziò la cerimonia, il moschettiere Egidio le ballò attorno toccandole i capelli e recitando arcaiche formule magiche...ed ecco il caschetto da segretaria apparì magicamente. AzzurraNeve, ormai in trance, seguiva tutto con sguardo perso, senza riuscire ad opporsi.
Fu poi il turno del secondo moschettiere che le cotonò i capelli e le mescolò con pozioni dall'odore irripetibile, fortunatamente la pozione chiamata "blu" era finita, ma non quella chiamata "carotina timida, quasi biondo scuro".
Poi fu portata in una stanza luminosa: avrebbe atteso li la sua fine.

Dopo poco più di una eternità eccola di nuovo sull'altare assieme alle ragazze di cui condivideva la sorte, la fine ormai era vicina, la sentiva. Tutte in fila, i mostriciattoli si avvicinavano, i moschettieri toccavano i capelli,
Costance (o forse Milady...chi potrà mai dirlo?) sorrideva sadica con le sue extension bionde...e poi...

E poi tutto finì così come era iniziato, si ritrovò nel bosco. Si sentiva strana, come quando ti svegli tutta sudata sul ciglio di una strada con un rene in meno, era stato un sogno?
Chi potrà mai dirlo (un po' come Costance o forse Milady)?
Alzò gli occhi al cielo per trovare una risposta ma trovò solo capelli...il segno inconfutabile di una frangia che prima non c'era.

E vissero tutti felici e contenti.


La seconda storia racconta di Fausta che viene a Milano per ritirare la tesi proprio nel giorno in cui inizia la stagione della merda. Milano puzza, ma davvero tanto tanto.



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lunedì, ottobre 02, 2006

Il libro del mese (passato)

Lo scorso mese ho letto alcuni libri...2,5, avrei letto di più, ma il marketing teneva impegnate le mie giornate.

Il primo libro letto è stato "La ragazza con l'orecchino di perla", mi è piaciuto.
Non è niente di eccezionale e la protagonista dopo un po' mi stava sul cazzo, per non parlare del figo di turno (il pittore Veermer)...comunque è indicato per passare un po' di tempo senza porsi troppe domande. Un libro rilassante, un po' come il film, che è davvero fedele all'edizione cartacea (escluse quelle tre o quattro cosette che sarebbe stato troppo complicato e noioso mettere in un film).

Il secondo libro è "Opinioni di un Clown"...ma lo sapete che mi è piaciuto davvero tanto!?!
L'inizio era un po' noioso, tutte le pere mentali di questo povero diavolo che era stato mollato dalla tipa, invece poi mi ha presa e l'ho dovuto finire in pochi giorni.

Dal libro "Lasci stare queste sciocchezze, Schnier. Che cos'ha ancora, adesso?"
"I cattolici mi rendono nervoso perchè sono sleali."
"E i protestanti?" domandò ridendo.
"Quelli mi fanno star male con quel loro pasticciare intorno alla coscienza."
"E gli atei?" rideva ancora.
"Quelli mi annoiano perchè parlano sempre di Dio."
"E lei che cos'è, in conclusione?"
"Io sono un clown" risposi "attualmente molto migliore delle mie quotazioni. E c'è una creatura cattolica di cui ho bisogno come della vita: Maria. Ma proprio lei mi avete portato via."




Fine parentesi letteraria

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Domani è un altro giorno

Domani mattina mi recherò in piazzale Loreto per un meraviglioso esperimeto di auto flagellazione: farò da cavia per dei parrucchieri.

Non è la prima volta che lo faccio (la seconda!), e voi vi chiederete perchè. Vi rispondo: non lo faccio per soldi, si guadagna pochissimo e rispetto alla stanchezza che accumuli stando li senza far niente non ne varrebbe la pena; non lo faccoi per vanità, mi vergogno sempre come una ladra quando i parrucchieri vengono a scrutare l'opera del compare come se io fossi tranquillamente un oggetto...allora perchè ridursi a fare questo?

Mi diverte vedere tante ragazze che vengono torturate e poi, diciamo la verità, ultimamente ogni volta che vai dal parrucchiere è un salasso, arrivi alla cassa e ti chiedono "Paga con rene o anima?" "Anima prego"...sono prezzi improponibili ed io sono divorata dal male del nostro secolo: le doppie punte.

Per queste motivazioni domani mattina all'alba, verso le 8 e 30, andrò in quella gabbia di matti, discuterò con un parrucchiere, per quanto sia possibile farlo, e domani sera vi farò un meraviglioso resoconto della giornata.

Spero di tornate a casa presentabile...in fin dei conti del colore non mi interessa nulla, è il taglio che mi preoccupa...


Ciao a tutti i nottambuli come me!

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domenica, ottobre 01, 2006

Figura storica 10

Chupito ha comprato il suo primo computer portatile, un piccolo Toshiba è ora fra noi!!!!

Siamo tutti molto felici della sua paternità e gli facciamo tanti auguri: un fiocco azzurro in Casa Muni.

Ieri sera siamo andati a festeggiare, in realtà avevamo iniziato già a casa con una bella bottiglia di vino. Come sempre, quando si tratta di festeggiamenti con base alcolica, ci siamo recati alle Colonne di San Lorenzo, e li via con la birra!!! Evito i particolari perchè le mie quattro lettrici li conoscono già.

Perdiamo l'ultimo tram per tornare a casa!
Che fare?
Torniamo a piedi, no! Per chi conosce Milano: dovevamo tornare in Bovisa...

Ubriachi persi arriviamo a Lanza, li, presa benissimo, scrivo un messaggio ad un mio amico (messaggio che non ricordo, chiaramente, ma che pare fosse molto molto tranquillo) e poi di nuovo a piedi verso casa.
Da via Bramante in poi non abbiamo lasciato un solo campanello impunito, li abbiamo suonati tutti!! Intanto iniziava a piovere...alla fine, o meglio alle tre siamo arrivati a casa.

Ancora ignara della figura di merda che avevo fatto, questa mattina guardo il cellulare e leggo un messaggio: era quel mio amico che mi informava che era il suo compleanno!!!
Con un'abile mossa gli ho fatto capire che il mio messaggio era di auguri ed era poi degenerato per cause esterne...il problema è che io non me lo ricordo!!!!!!

E comunque secondo me non ci ha creduto...

Questa è davvero grave.

Piccola piccola io

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